Considerazioni finali.
 

Sebbene, il mio rapporto con U.G., sia ancora vivo, ho deciso di interrompere la scrittura di questo diario. Uno dei motivi principali, e' che U.G. sembra divertirsi a distruggere regolarmente ogni mia asserzione. Se dico che è bianco lui mostra il suo lato nero. Se dico che è rosso, lui diventa verde. Allora dico un'ultima cosa rubando una frase ai 100 dialoghi di Nisargadatta. Lui è veramente: "il tutto, il niente, l'origine dei due, e persino anche oltre.....".
In assoluto, per mè U.G. resta quello che ho espresso all'inizio. Non posso capire appieno il suo stato perché per capirlo dovrei esserci dentro (come dice Nisargadatta: "Il mio silenzio canta, la mia pienezza è colma, non mi manca nulla. Non puoi conoscere la mia terra finché non ci sei dentro").
Per me è lampante che U.G. sia in quello "stato". (Chiamarlo "illuminazione"  o "calamità", non fa differenza). Io l'ho visto, io gli sono stato vicino, io posso dirlo.
Tanti di noi hanno una venerazione uguale o anche superiore alla mia. Ma ci sono anche tanti, che l'hanno conosciuto e non hanno "visto" ciò che ho visto io; come ci sono tanti che pur avendolo conosciuto e frequentandolo nutrono dei dubbi sul suo stato.
Certo mi stupisce come in pochi vedano quello che vedo io. Più di una volta sul prato dello chalet a Gstaad, mentre nell'area sottostante era in corso il torneo ATP, di tennis, ho avuto il seguente pensiero: "come qui da U.G. ci sono una decina di persone, mentre laggiù c'è uno stadio pieno. Dovrebbe essere l'inverso. Qui ci dovrebbe essere una moltitudine di persone e laggiù qualche decina".
Cosa volete che vi dica? Anche se i numeri mi danno torto so di non sbagliare.
Che poi U.G. sia il primo a minimizzare, o a ribadire: "ma io sono esattamente come voi", e' un altro paio di maniche.
L'illuminazione, non implica la sparizione della personalità umana. La personalità umana rimane per motivi funzionali, e per struttura naturale di come siamo fatti, ma le competenze della personalità umana non sono più quelle di prima.
Prima desideri e paure occupavano tutta la scena e la realtà appariva sfuocata sullo sfondo. Ora la realtà occupa tutta la scena, e la personalità appare sfuocata sullo sfondo. Questo non implica nessuna capacità paranormale, ne nessun costrutto religioso. Semplicemente implica la capacità di vedere le cose come sono, e di vivere in conseguenza. E' fuori dubbio, che una persona così realista da non lasciarsi fuorviare da desideri e paure, sia in qualche modo diversa da tutto il resto dell'umanità.
Lo so vi state facendo l'esame di coscienza e state dicendo, ma in fondo anche io sono abbastanza realista da non lasciarmi fuorviare dalle mie inflessioni personali.
Il vostro grado di realismo, (del quale per altro non ho dubbi), non ha nulla a che vedere con la così detta illuminazione. Una volta che avete visto la realtà così com'è, non potrete più vedere nulla. Come dice U.G.: "voi come siete soliti conoscervi e sperimentarvi non ci sarete più".

Per quello che mi riguarda personalmente U.G. ha dei meriti indiscussi.
Il primo è di avere portato questo tipo di ricerca fuori dalla sfera mistico/religiosa. L'illuminazione, che U.G. definisce anche "stato naturale dell'individuo", appartiene ad ognuno di noi, per diritto di nascita, direi quasi per costituzione. Le religioni invece sono alla fine solo un pletora di concetti mentali, accompagnate da più o meno validi sentimentalismi.
Altri meriti, sono difficili da quantificare, diciamo che sintetizzando molto, mi ha semplificato la vita, liberandomi dalla ricerca di una inesistente perfezione, ed insegnandomi implicitamente a capire e ad accettare se non ad apprezzare i miei limiti e ad agire di conseguenza.
In fondo "sono come sono", e lo sono per diritto di nascita. Ogni individuo è unico e la pretesa di renderlo uguale ad un modello ideale è alfine ciò che lo falsifica e lo fa vivere male.
Non mi viene altro. Se state leggendo queste righe, probabilmente avete letto il diario. Grazie per la vostra pazienza. Spero lo abbiate trovato se non utile, almeno interessante.
Se vi sono sorte delle domande o dei dubbi posso aggiungere solo una cosa. Alla data U.G. è ancora vivo ed anche in buona salute, correte da lui e sottoponetegli i vostri dubbi. Se siete genuini nella vostra ricerca posso assicurarvi che non rimarrete delusi.

 

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